Thursday, June 5, 2008

I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITAAAAA!!!

E poi li chiamano i migliori anni della nostra vita!!! Quelli che (mi permetto la citazione) la ciccia tarda qualche mese prima di appiccicarsi ai tuoi glutei e, anche quando lo fa, il suo peso specifico le permette ancora di rimanere magicamente sospesa in aria e così ferocemente aggrappata alla tua roccia corporea; quelli che ancora non ti senti troppo vecchio se una sera esci e mentre sei nella via di casa c'è una signora pensionata di fronte a te nel bus che ti guarda schifata pensando "questa gioventù come spreca il suo tempo" e comunque non potrà mai immaginare quanti soldi hai speso in alcolici in una sola notte (senza considerare che se li hai spesi solo in alcolici sei uno di quelli ha risparmiato); quelli che comunque e nonostante la incredibile sbronza del giorno prima, beh si sentono motivati ad andare al lavoro perché ormai sono finiti i tempi dell'università in cui se cambiavi le lenzuola una volta al mese ti sentivi quasi stanco e molto, molto vicino a tua madre; quelli che "ci stanno dentro in tutto", che sanno parlare l'adulto dell'over35 ma non dimenticano ancora quanto sia magico inserire 7 cioè in una frase di 4 parole; quelli che finalmente sono liberi di andare e fare dove e ciò che vogliono e costruirsi la vita che vogliono ad immagine e somiglianza del personaggio della serie TV del momento; quelli che quando vedono heroes si possono permettere di sentirsi come Peter Petrelli. Ormai non più bambini ma comunque ancora giovani e pieni di vita, siiiiii....ma quando mai!!!! Scusate il pessimismo leopardiano di una donna proveniente da uno strato sociale basso e per di più fragile, lontana dal sembrare Naomi Campbell come una Fiat 500 (e parlo del modello a scatoletta) può essere lontana da una Ferrari (o qualunque altra su cui solitamente sbavate, io di auto capisco poco e nulla soprattutto perché potrò comprarne una forse alla pensione, se mai ci sarà una pensione!!), soprattutto una che quando aveva 5 anni sognava di lavorare con gli animali e da li in poi ogni anno ha sperimentato un sogno diverso senza che qualche particolare talento le si manifestasse. Insomma chiedo nuovamente scusa all'universo creato se questi in-teoria-meravigliosi-anni mi stanno sembrando un inferno. E' come scegliere in che ristorante mangiare, c'è sempre qualcosa a cui si DEVE rinunciare: il cinese sì, buono, poi si mangia con le bacchette...ma dietro il tuo pollo alle mandorle c'è l'ombra del gatto del tuo vicino sparito da poco; ah nono andiamo al giapponese lì sì che si mangia leggero, sano...e al momento del conto quelle 4 rondelle che amavi tanto vedere nei cartoni animati di tutta la vita ti si ritorcono contro e direttamente dal tuo stomaco; beh allora mangiamo nostrano no!? tutta quella varietà gastronomica regionale così ricca, saporita...mah se sei in città non esiste, sei costretto ad andare fuori nel verde e per quello ci vuole la macchina e a proposito della relazione Francesca-auto vi ho già detto quanto c'era da dire. Insomma, il sacrificio ti rincorre...ovunque!! Resti a vivere nella città dei tuoi, quella dove sei nata, magari ti sistemi facilmente, risparmi...ma durante il tempo libero che qualcuno ti spari un colpo dritto in mezzo agli occhi perché forse sarà più divertente e sicuramente meno banale; meglio, no cambi città…ma che ci vuoi fare c'è la recessione che è come è se ti avessero fatto il malocchio perché per di più il “tuo” è proprio uno dei settori più in crisi (mi chiedo se non ci sia un modo di leggere nel DNA dei feti in gestazione quale lavoro andrà a fare per incrociare l'informazione con le prossime congiunzioni astrali ed evitare così a tanti poveri esseri innocenti questo stillicidio); beh ti trasferisci all’estero allora però…dove? Primo, non puoi seguire il tuo ragazzo per la legge dell'emancipazione femminile che ormai ti da gli stessi sensi di colpa dell'educazione cattolica, secondo, la città che lui ha scelto ti fa anche un po’ schifo, terzo, tu li non hai nulla da fare. Allora decidi di andare dove ti senti più comoda, Madrid per esempio nel mio caso e...da qui mille ostacoli che nemmeno una traversata dell'atlantico in zattera; ci vogliono i soldi, i tuoi che ti prenotano 1.000 visite mediche neanche andassi in Bangladesh, cerchi di trovare un'occupazione via telematica ma, chiaro, il lavoro è anche un po’ frutto di casualità che s'intrecciano per cui è difficile che ti succeda una botta di culo proprio quando hai deciso di andartene e allora...finalmente te ne vai...passeggi due giorni per le vie della città che ami tanto, respiri le molteplici forme di vita che coesistono in questo sistema urbano, ti senti libera di costruire te stessa e....qui scattano altre paranoie, valanghe di paranoie: cosa ci faccio qui? perché venire a costruire qualcosa proprio qui che se un giorno poi volessi tornare dai miei affetti dovrei ricominciare tutto da capo come Penelope che aspetta Ulisse e intanto ha intrecciato 3.000.000 di tappetini da bagno? e il tuo boyfriend ancora lontano, sempre più lontano, dove ci incroceremo? su un boeing per il Portogallo? ma ancora prima di questo troverò quel lavoro che sono venuta a cercare? beh come immaginate potrei andare avanti per ore...e non mi dite di scrivere su un foglio i miei obiettivi che questo chiarisce le idee perché queste cazzate da rivista per donna che si afferma mi creano un certo senso di disgusto (oltre al fatto che ci ho già provato e non è servito ad un emerito).


Beh signori/e vi lascio con la domanda/e del giorno: siete sicuri che riuscirete a realizzare i vostri sogni? e se anche li realizzerete siete sicuri che poi questi non si ritorceranno contro di voi? Non odiatemi please...buoni 27 anni a tutti che sono sempre i migliori!!!



f r